08.03.2020
Istituzionale
Ai dirigenti Asi e ai Presidenti delle società affiliate
Lettera aperta del Presidente Asi.
il mondo dello sport, quello che ci appartiene e che quotidianamente contribuiamo a far crescere, è in ginocchio nelle regioni strette dalla morsa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 e in tutta Italia.
Ora, è il momento di tutelare i nostri associati, i nostri cari: lo sforzo che ognuno di voi sta compiendo per rendere operative le misure di contrasto al virus rappresentano un grande sacrificio ma, oggi, bisogna attenersi a quanto le Istituzioni dettano e rimanere uniti per fronteggiare l’emergenza.
Mi confronto quotidianamente sulle difficoltà che il territorio sta vivendo. È per me un grande dolore vedere il Paese, lo sport e l’Asi – una grande famiglia che abbiamo contribuito tutti insieme a far crescere – vivere momenti così difficili. Ma è anche straordinariamente bello, scoprire come la nostra gente stia affrontando tutto con grande spirito di sacrificio, per il bene comune, in attesa di poter traghettare lo sport oltre questo momento emergenziale.
Da parte nostra, lo sapete, stiamo battendoci, senza risparmiarci, affinché la rete di palestre, centri sportivi, studi, centri natatori e, più in generale, il comparto sportivo italiano, possano essere immediatamente sorretti con azioni concrete, al pari di altri importanti Settori.
Si è partiti male, in realtà: Coni, Sport e Salute o anche le rappresentanze del sindacalismo autonomo, non sono stati chiamati in occasione del tavolo convocato dal Premier Conte, che ha dato vita alle recenti disposizioni. Né, tantomeno, il Ministro dello Sport ha ritenuto opportuno invitare gli operatori del Settore. Ignorare il mondo di chi lo sport lo promuove ogni giorno, rappresenta una grave mancanza.
E, aggiungo, un clamoroso autogol. Sia per quanto oggi deve essere messo in campo sia perché, al momento di ripartire, lo sport, come sempre, farà da traino e si farà carico di tante realtà.
Nonostante questi silenzi, abbiamo già inoltrato le nostre richieste, raccolto firme, richiesto un incontro urgente con il Ministro Spadafora diffuso le istanze più urgenti – per evitare il collasso – alle quali la stampa ha dato questa volta una vasta eco. Tra queste, al solo titolo d’esempio, istituire presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze un “Fondo Utenze” per sostenere la ripresa economica per gli impianti sportivi; blocco dei mutui e altre iniziative di carattere economico.
Il mondo dello sport è stato sempre vicino ai cittadini: promuovendo sani stili di vita, facendo crescere i nostri figli con quelle regole legate al sacrificio, al rispetto per il prossimo, alla capacità di saper vincere e di saper incassare le sconfitte, specchio della vita. Lo sport è sempre stato un presidio per la salute e un traino per il Sistema Paese. Ora è in difficoltà e va aiutato. In primis, deve farlo il Governo, facendo scendere in campo iniziative concrete e immediate.
Anche gli eventi si sono fermati, con le ricadute che tutti ben conosciamo: tanti anche sotto la bandiera del nostro Ente, in tutto il territorio nazionale. Un sacrificio necessario, per il bene primario della collettività. La competizione è gioia e condivisione e non può essere presa in considerazione in questa realtà. Preferiamo rinviare che svolgere attività con questo stato d’animo o a porte chiuse mortificando l’idea stessa di sport. Cosa diversa per l’attività motoria per i benefici che comporta ove praticabile e con le accortezze previste dal decreto in essere.
Lo sport, Asi, tutti uniti ce la faremo. Come sa fare solo una grande famiglia legata da valori profondi.
Avanti, insieme.
31.03.2025
Istituzionale
Premio Sport&Cultura: quando a vincere sono etica e valori
“Il premio, nato in occasione del decennale dell’Ente, nel corso del tempo ha assunto un ruolo sempre più centrale nel panorama sportivo e...
06.12.2024
Istituzionale
ASI festeggia con la sua gente
Il finale della grande festa di ASI… come a rievocare l’inizio. L’inizio...