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30.01.2020

Sport

Una gatta, un coniglio e… un film. La storia di Iris Grace

Nel mondo degli animali. Seconda puntata.
 

 
Un viaggio nel mondo degli animali ripercorrendo la storia di una "collaborazione" basata sempre più sull'affetto e sempre meno sull'utilità e oggi ancora più virtuosa grazie alle linee fissate sul fronte sociosanitario. Entriamo nel mondo degli IAA, gli Interventi Assistiti con gli Animali con ASI, soggetto di riferimento nonché Ente di Formazione riconosciuto in ambito IAA.
Pubblicamo la seconda puntata di questo appuntamento che segue la storia della nascita della Pet therapy e degli IAA. Ecco l'intervista a Nicoletta Angelini, Responsabile di ASI Formazione Sociosanitaria che abbiamo incontrato nel centro specializzato in IAA el Nath di Roma. 


 

Iris Grace ha poco più di un anno quando nel 2011 le viene diagnosticata una forma severa di autismo. Dipinge, tutti i giorni, per ore e ore. Un giorno, quando Iris Grace ha 4 anni,  in casa arriva Thula, una gattina di pochi mesi di razza Maine Coon, che diventerà l'inseparabile compagna della bambina, aiutandola ad aprirsi al mondo. Da quando Thula è arrivata, Iris Grace ha cominciato a vestirsi da sola e tentato dei modi alternativi di comunicare, anche sforzandosi di farlo verbalmente, per chiedere alla micia di sedersi o di andare da lei. Iris Grace oggi ha 10 anni: continua a dipingere, va in piscina e monta a cavallo,  e con la mamma si sta dedicando a un nuovo progetto, girare un documentario che racconta la sua vita e quella di altri bambini con autismo. A Thula si sono aggiunti la coniglia Luna e il pollo Colin.

Una bella storia da scoprire. Una storia che racconta l'efficacia degli Interventi Assistiti con gli animali. 
Di questo misterioso e affascinante mondo, che lega l'uomo agli animali, ne abbiamo parlato con Nicoletta Angelini, Responsabile di ASI Formazione Sociosanitaria

“La prima cosa da sottolineare – spiega la dottoressa Angelini – è che qualsiasi animale impiegato negli IAA deve essere rispettato nelle sue prerogative di specie e nelle sue necessità di benessere sociale e psicofisico. Fatta questa premessa, chiaramente esplicitata nelle Linee Guidanel corso degli anni abbiamo visto che le specificità degli animali impattano fortemente nel lavoro con l'utenza”.
 
Ci sono delle variabili di cui tenere conto nella scelta?
“Certamente. Ma la prima variabile è quella della persona che abbiamo davanti.  Possiamo magari impiegare il cane in un primo momento del percorso e successivamente passare al cavallo o all'asino… Oppure, restando nella stessa specie, proporre animali diversi per tipologia fisica o carattere, per stimolare determinati aspetti della relazione e farla avanzare o modulare. Avere la possibilità di scegliere tra animali, come facciamo noi al Centro el Nath, è certamente una grande risorsa e opportunità”.
 
Altre variabili?
“Durante una seduta di IAA le variabili sono tantissime: clima, momento della giornata, umore della persona e dell'animale, un particolare momento della loro vita. E noi di tutto questo dobbiamo tenere conto ogni giorno, per rispettare i bisogni dell'utenza e quelli dell'animale, che in quel momento è un collega a tutti gli effetti e come tale va tutelato… Anche perché così si tutela l'utenza: come potrebbe un animale che non sta bene far star bene una persona?”.
 
E gli operatori?
“Gli operatori formati secondo le Linee guida sono tutelati dalla specifica professionalità maturata nei corsi appositi: conclusa la fase transitoria, sono i soli titolati a svolgere IAA. E la formazione uniforme per tutti gli operatori è garanzia di basi metodologiche condivise e corrette procedure, anche qui con ricadute su utenza e animali”.
 
Quali sono le strutture più idonee per svolgere gli IAA?
“Le rispondo con le Linee Guida, che distinguono tra centri specializzati e centri non specializzati.
Entrambe le tipologie devono essere a norma a tutti i livelli (amministrativi, sanitari, edilizi…) e rispondere ai criteri richiesti per le specifiche attività e alle esigenze di benessere degli animali impiegati,  residenti e non. 

I centri specializzati hanno un nullaosta sanitario rilasciato in base alla loro conformità ai numerosi e rigorosi criteri -strutturali, igienico-sanitari e gestionali  – fissati dalle Linee Guida.
Gli IAA possono poi essere svolti anche presso strutture non specializzate di vario tipo e, nell’ambito di programmi di assistenza domiciliare integrata, a casa dell’utente. Le strutture possono essere di tipo sociosanitario, residenziali e diurne, come anche centri equestri o cinofili”.

 
Consigli per chi volesse lavorare nel mondo degli IAA ?
“Leggere e studiare le Linee Guida, che sono la 'Costituzione' di noi operatori. Poi cercare un ente formatore serio per seguire il percorso formativo, senza farsi intimidire dall'impegno richiesto. Durante i corsi ci sono visite guidate e tirocini: sfruttarli appieno per 'rubare con gli occhi', fare domande ai tutor. Se si è già esperti di animali, pensare che si ha tanto da imparare sulle persone, e viceversa. Mettere e mettersi in discussione. E non smettere mai di studiare e guardare quello che succede in campo e dentro di sé”.
 
Dove troviamo le Linee Guida?
"Sul sito del Ministero della Salute, da cui si può scaricare il testo completo". 
www.salute.gov.it/imgs/C_17_opuscoliPoster_276_allegato.pdf 

 
 

 

Storie da raccontare…

 
Il primo cane da pet therapy (documentato) si chiamava Smoky ed era una Yorkshire Terrier. Trovata in una tana di volpe nel 1944 da un soldato americano, rimase con le truppe Usa fino alla fine della seconda Guerra mondiale, diventando famosa anche in patria per le sue imprese belliche. In Nuova Guinea è stata impegnata in ospedale, dove con le infermiere accoglieva i feriti in battaglia e li supportava. Finita la Guerra Smoky continuò a lavorare in pet therapy fino alla morte, nel 1957 a 14 anni.
 

 
 
Il primo impiego del cavallo a scopi educativi (EAA ante litteram, insomma…) risale al 3000 a.C.: gli Ittiti sono i primi a vedere nell'equitazione non solo un esercizio del corpo ma un utile strumento pedagogico. Tra il V e il IV secolo a.C. il medico greco Ippocrate di Coo (sì, proprio quello del giuramento dei medici…) raccomanda nel suo “Libro delle diete” lunghe cavalcate per sconfiggere l’insonnia e l’ansia. Tre secoli dopo, il collega Asclepiade di Prusa (124-40 a.C.), nell'opera "Il moto a cavallo" sostiene che montare è una efficace terapia contro l’epilessia e la paralisi. Nel 1600 gli arabi consigliavano l’attività equestre per curare i disturbi circolatori. Winston Churchill dirà: "C'è nel fisico del  cavallo qualcosa che fa bene allo spirito dell'uomo".
 

 
 
Una gatta, un coniglio e un pollo. Iris Grace ha poco più di un anno quando nel 2011 le viene diagnosticata una forma severa di autismo. Non comunica con gli altri, alza appena lo sguardo quando i genitori le si avvicinano, un suo sorriso è una rarità. Dipinge, tutti i giorni, per ore e ore. Un giorno, quando Iris Grace ha 4 anni,  in casa arriva Thula, una gattina di pochi mesi di razza Maine Coon, che diventerà l'inseparabile compagna della bambina, aiutandola ad aprirsi al mondo. Da quando Thula è arrivata, Iris Grace ha cominciato a vestirsi da sola e tentato dei modi alternativi di comunicare, anche sforzandosi di farlo verbalmente, per chiedere alla micia di sedersi o di andare da lei. Iris Grace oggi ha 10 anni: continua a dipingere, va in piscina e monta a cavallo, e con la mamma si sta dedicando a un nuovo progetto, girare un documentario che racconta la sua vita e quella di altri bambini con autismo. A Thula si sono aggiunti la coniglia Luna e il pollo Colin.


 

 
Asino sì,  ignorante no. Le letture per asini lavorano contro il pregiudizio che vuole i Lungheorecchie svogliati, testoni e poco studiosi, proponendo a bambini con difficoltà di apprendimento di leggere storie interessanti ad asinelli  preparati per svolgere interventi educativi con gli animali. In un contesto rilassato e divertente, che vede il rovesciamento dei ruoli, i bambini migliorano le proprie competenze di lettura, linguistiche e di conseguenza la propria autostima. Il legame che si crea tra bambino e asino diventa, attraverso il piacere di stare insieme, una motivazione a imparare.

Nota a margine: la bambina ritratta in foto si chiama Daria ed è la figlia dell'autrice di questo dossier, Federica Marino… La mamma sostiene: "E' brava ma non si applica". 


 

 
 

Fiera Cavalli a Roma e IAA
Torna "Cavalli a Roma", dal 13 al 16 febbraio 2020, la piu’ importante manifestazione fieristica del Centro-Sud dedicata al mondo del cavallo.
E, venerdì 14 febbraio ore 15,30, sarà organizzata una tavola rotonda sugli Interventi Assistiti con gli Animali, che vedrà il coinvolgimento e la partecipazione di Istituzioni ed Enti.
L’iniziativa, giunta alla sua sesta edizione, quest’anno porrà l’attenzione sull’utente ed avrà come titolo: “Quali interventi per chi? Quali le esigenze e le opportunità”.

[  Federica Marino  ]
 
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